Come ti customizzo una Elka MK55
- fino a 6 split layer, ciascuno completamente programmabile in maniera indipendente
- 2 midi OUT (e altri 2 con uscita Clock)
- 2 ingressi per pedali switch
- 2 ingressi per pedali expression
- 3 sliders programmabili
- 4 pulsanti programmabili
- aftertouch polifonico e selezione di curve di dinamica sia per la tastiera che per l'aftertouch
- 16 programmi divisi in 4 banchi
Da questo link potete scaricare il manuale per l'elka MK88, gemella della MK55. Una delle poche differenze che ho notato è che la mia MK55 NON ha la funzione MIDI MERGE.
Il primo MIDI out della tastiera è collegato al PC, mentre il secondo MIDI out è collegato, tramite un semplice MIDI splitter da me costruito, direttamente al Korg 01RW: quest'ultimo collegamento mi permette di pilotare "direttamente" il l'expander e quindi di suonare senza dover per forza accendere il computer (utile possibilità...)
Nel corso del tempo, ho eseguito diverse customizzazioni alla tastiera, per meglio adattarla alle mie esigenze.
Per prima cosa, ho collegato l'uscita del suo trasformatore al "Power" delle mie midibox, in modo che quando accendo la tastiera, anche la scatola dei controller si accende automaticamente... evito la presenza di un trasformatore e, comodamente, ho subito i controller disponibili senza dover accendere altri interruttori.
I 4 tasti funzione programmabili, e assegnabili ad esempio a patch change, contol change o altre funzioni midi, hanno il difetto di essere interruttori on/off che si "rilasciano" subito... ovvero se controllano un CC, quando il tasto non è premuto ho CC=0, quando è premuto CC=127, e se rilascio immediatamente torna CC=0. Questo non era del tutto conforme alle mie esigenze, e ho deciso di sostituire in qualche modo questi interruttori con dei pulsanti "toggle" che mantengono lo stato ON/OFF fino alla nuova pressione.
Come realizzare questa cosa? non volevo fare interventi distruttivi sulla tastiera e quindi, per riuscire comunque nello scopo, ho rimosso lo sportello e la scheda interna nella quale vengono alloggiate le cartucce di espansione di memoria (che permettono di memorizzare altre patch). Questo ha creato uno spazio "libero" alla destra nel quale alloggiare i quattro bottoni che mi servivano, che sono poi stati collegati mediante un filo alle saldature dei quattro pulsanti funzione "originali" sul circuito stampato.
Un problema che ha la mia tastiera è relativo agli sliders... 3 dei quali non funzionavano assolutamente... Per poter comunque "salvare" questa funzionalità, e dato che avevo in casa due sliders simili ma che comunque avevano una geometria diversa e non potevano essere usati come sostituti, ho deciso di alloggiare questi due sliders "aggiuntivi" di fianco ai bottoni esterni, e ancora una volta di collegare questi sliders ai contatti, sul circuito stampato della elka, corrispondenti agli sliders originali
Nelle seguenti foto vedete l'alloggiamento (fissato alla meno peggio... non volevo usare viti!) che ospita i quattro bottoni e i due sliders
Per la cronaca, ora uso i 4 bottoni per controllare la funzione MUTE di diversi canali del mixer della mia scheda audio e i due sliders per i relativi volumi... Inoltre, la posizione di questo "modulo" aggiuntivo è molto comoda, perchè essendo alla destra della mia postazione di "lavoro", mi è sempre comodamente sottomano anche quando la tastiera è sotto la scrivania.
Ovviamente, questi interventi rendono un po caotica la mia camera... :-)
La prossima customizzazione in programma riguarda il cambio delle "mollone" che consentono il ritorno dei tasti - le vedete nella foto del trasformatore. Il feeling della tastiera non è malissimo (è meglio secondo me di molti synth "plasticosi" attuali...) ma è un po morbida. Mi è capitato di provare una GEM S2, che è costruita nello stesso identico modo, ma ha le molle di ritorno dei tasti più corte, e quindi la tastiera è un po più "dura"...
Se qualcuno ha una GEM S2 da rottamare mi contatti! ;-)
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