Recensione scritta nel 2002 in collaborazione con Alar Recording Studio di Simonazzi Federico
Il campionamento non è mai stato così facile come con Kontakt: il nuovo pacchetto della tedesca Native Instruments si presenta come il più semplice e versatile campionatore software disponibile sul mercato ed offre prestazioni di gran lunga superiori ai suoi concorrenti. L'installazione del software non presenta particolari problemi; viene richiesta la presenza del CD di installazione nel lettore per la prima esecuzione del programma, e l'unico momento in cui il software dovrà essere ri-autorizzato è quando faremo modifiche all'hardware del nostro PC. Come tutti i recenti prodotti della NI, anche Kontakt può girare stand-alone oppure in modalità VST, DXi, DirectConnect o Mas, garantendo quindi la compatibiltà con i più famosi sequencer PC e MAC (Cubase, Nuendo, Logic, Sonar, ProTools, Digital Performer). In modalità stand-alone è necessario eseguire i settaggi MIDI e Audio, specificando i driver ASIO a bassa latenza dai quali "ascolteremo" il nostro strumento virtuale. Questo test è stato eseguito in modalità stand-alone su un sistema Creamware Pulsar. Il software si presenta con una interfaccia elegante ed estremamente intuitiva. L'utente non corre assolutamente il rischio di perdersi tra le innumerevoli funzioni del programma, e la curva di apprendimento è molto veloce. Tutto è al posto giusto, dove ci si aspetta che sia. Alla sinistra troviamo una finestra di "browser", dove compare l'albero con i drive del sistema e, sotto di esso, un'altra finestra in cui scorrere i samples presenti nella cartella selezionata. È sufficiente selezionare qui un campione e premere l'apposito tasto per ascoltarlo immediatamente, oppure rendere automatica questa funzione: davvero molto comodo! Alla destra è presente invece il "rack virtuale" che costituisce lo strumento vero e proprio. Qui possono essere alloggiati 16 strumenti (per 16 canali MIDI), e per ciascuno di essi è possibile stabilire volume, panning e uscita audio indipendente (sempre che la nostra scheda supporti uscite ASIO multiple!). È sufficiente premere il tasto "edit" per giungere all'editor dello strumento vero e proprio, e qui si rimane veramente colpiti dall'ordine e dalla razionalità con cui sono state organizzate le funzioni. Arriviamo subito all'editor delle "zone" in cui compare la tastiera con la semplice pressione di un tasto. Qui, premendo una nota della nostra masterkeyboard, è possibile vedere un sottile trattino rosso che ci indica che nota stiamo premendo e con che parametro di velocity: piccolezze che rendono piacevole e comodo l'editing… Trasciniamo un campione dalla finestra del browser e possiamo subito assegnarlo ad una regione della tastiera, decidendo anche se assegnare il sample ad una o più o note, semplicemente agendo con il mouse. Premiamo di nuovo la nota della mastekeyboard e possiamo subito ascoltare il campione suonare. È anche disponibile un audio editor (ma è prevista la possibiltà di appoggiarsi a software esterni) che ci permette di definire agevolmente fino a 8 loop. Kontakt è in grado non solo di riprodurre i sample come un "normale" campionatore, ma comprende anche algoritmi per time-stretching e pitch-shifting in tempo reale, grazie ad un motore che sfrutta la sintesi granulare. Questo permette di dare nuova vita ai campioni ed ottenere effetti molto particolari anche con samples di per sè banali. La grande forza di Kontakt è rappresentata dal sistema di modulazione e dalla sezione di effettistica, tutta gestibile sempre in tempo reale. Molto facilmente, e con pochi click del mouse, è possibile modulare, ad esempio, il pitch del sample oppure la velocità a cui esso è suonato con i classici inviluppi ADSR (è presente anche un inviluppo "libero" che si può disegnare a piacere col mouse!) oppure con oscillatori LFO, con la velocity, o con altri controller MIDI. Possiamo inserire in ogni strumento (e anche, all'interno dello strumento, a note e sample diversi, grazie alla gestione dei note-group) una serie di effetti di tipo "insert", tra cui filtri (ben 11 tipi), equalizzatori, phaser, distorsione, saturazione, compressore, enhance stereo. Anche in questo caso, i parametri dei singoli effetti possono essere liberamente assegnati a fonti di modulazione come descritto in precedenza. E non è ancora finita, perché alla fine di tutta questa catena abbiamo ancora a disposizione degli effetti tipo "send" con cui arricchire ancora di più il suono: reverbero, delay, chorus, flanger, phaser. Ciascuno di questi effetti, sia insert che send, compare come una piccola unità rack, con tutti i parametri relativi a disposizione. Anche le sorgenti di modulazione (inviluppi, LFO, etc) sono rappresentate nello stesso, elegante modo. Quando il nostro rack virtuale diventa troppo grande, possiamo scorrerlo in alto e in basso. Finito l'editing, è sufficiente ripremere il tasto "edit" e veder scomparire tutte le finestre aperte in precedenza, e lasciando le cose in perfetto ordine! Ogni singola manopola virtuale di Kontakt è assegnabile a piacimento ad un controller MIDI esterno. Se avete una superficie di controllo potete agire in tempo reale praticamente su ogni cosa, rendendo questo programma ancora più potente. La polifonia è di 256 voci (su un computer ben equipaggiato!) e da notare è la abbondante fornitura di campioni sui 5 CD della Yellow Tools. C'è da dire però che tali campioni potevano essere curati un poco meglio: molti preset sono "semplici" strumenti campionati (basso, piano, chitarra, etc…) come si potrebbero trovare in altri prodotti e, sorprendentemente, non traggono vantaggio dalle innovative possibiltà di modifica del sample offerte da Kontakt (modulazione, effettistica, etc). Comunque, la libreria di per se è un buon investimento, e dispone di tutti gli strumenti che possono servire comunemente: bassi, chitarre, percussioni, batteria (acustica ed elettronica), piani. È anche presente una collezione di loop e synth provenienti direttamente dagli altri prodotti Native Instruments (FM7, Reaktor, B4, Absynth, PRO52, Battery). Trovare dei difetti in questo programma sembra difficile: come detto, l'interfaccia grafica, la qualità degli effetti e la gestione dell'editing notevoli. Forse, l'unica nota dolente è il fatto che i campioni vengono caricati tutti in RAM, come nei campionatori classici. Nei 5 CD di campioni forniti assieme a Kontakt sono presenti banchi anche da 100 o 200MB (che vengono caricati in diversi minuti dal mio P3 833), e questa è veramente una tortura per il proprio PC… a meno che non si disponga di una postazione decisamente potente oppure di un computer da dedicare esclusivamente a Kontakt. D'altra parte, questa è l'unica pecca che mi sento di rilevare nel programma, che secondo si merita di uscire vincitore da uno scontro diretto con i suoi concorrenti di mia conoscenza, cioè Gigastudio96 e l'STS5000 per i sistemi Creamware. (ammetto di non conoscere direttamente nessuno dei due, ma ho avuto occasione di recensire Gigasampler, il fratello minore di Gigastudio, e possiedo L'STS3000, il "piccolo" campionatore di casa Creamware). Questi tre prodotti appartengono alla stessa fascia di prezzo: Kontakt costa 360 euro, l'STS5000 398 euro e Gigastudio 453 euro. Sinceramente, come facilità d'uso, Kontakt lascia i concorrenti ad anni luce di distanza. La serie STS della Creamware ha oggettivamente bisogno di un restyling, mentre Gigastudio non risece a coniugare la potenza e semplicità di utilizzo. Le note a vantaggio del campionatore Nemesys (ma non sono senza dubbio una cosa da poco, dipende dalle esigenze personali) sono la possibilità di usare campioni di dimensioni enormi senza gravare sulla RAM e la gestione veramente molto potente dei layer, non presente in Kontakt.Il caricamento dei campioni in Gigastudio avviene in pochi secondi, mentre in Kontakt i tempi di attesa si allungano proporzionalmente alla dimensione del banco. D'altra parte, la sezione di effettistica assieme alla sua gestione e modulazione dell'audio non può che decretare la vittoria della Native Instruments. Ritengo che Kontakt, grazie alla qualità e al numero di effetti in esso incorporati, abbia le potenzialità per essere usato in modalità stand-alone senza nessun altro software di appoggio, cosa non del tutto possibile per Gigastudio.
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